Archivi: Recipes

Piadina Integrale passo passo (con foto)

Le piadine sono ottime da mangiare a casa, ma soprattutto ottime quando non si ha tanto tempo e siamo fuori casa. Sono semplici e veloci e aggiungerei anche molto sane. Per questo oggi vi spieghiamo come fare la piadina integrale!

Da dove nasce la piadina?
Non si conoscono le prime origini della piadina, ma si suppone risalga ai tempi romani. La prima testimonianza risale alla fine del 1300, quando il Cardinale Anglico de Grimoard ne descrisse la ricetta. “Si fa con farina di grano intrisa d’acqua e condita con sale. Si può impastare anche con il latte e condire con un po’ di strutto”.

La piadina romagnola è infatti un alimento composto da farina, olio di oliva, bicarbonato (o lievito), sale, acqua e strutto. E’ tradizionalmente cotta su di un piatto di terracotta, detto “teglia”. Oggi viene più comunemente cotta su piastre di metallo o su lastre di pietra refrattaria, dette “testi”.

Piadina integrale: ingredienti
Ingrediente chiave della nostra piadina sarà ovviamente la farina integrale. Essa è ovviamente sostituibile con la classica farina 00, per ottenere una piadina classica ma light. In alternativa, possiamo usare la farina che abbiamo in casa. Integrale, di farro, di kamut, ai cereali, o mischiarle a nostro piacimento. Via alla fantasia!

Per la lievitazione usiamo il bicarbonato, come da ricetta originale. Poi sale, acqua, olio extravergine d’oliva ed un po’ di latte tiepido, meglio se scremato.

Piadina integrale: procedimento
Potrete vedere come preparare una piadina integrale passo passo, seguendo la guida delle foto. E’ possibile anche aiutarsi con una planetaria, che renderà il tutto più facile e veloce. Se non la possedete, nessun problema! Si impasta a mano in una coppa o disponendo la solita farina a fontana su di un piano. Una volta fatta la palla, inizia il gioco! Ora non ci resta che formare le nostre piadine, spianarle e cuocerle. Decideremo nel mentre con cosa farcirle, sbizzarrendoci!

Continue Reading
 

Crema pasticcera light agli albumi

Chi non adora la crema pasticcera? Nelle torte, nei bigne, al cucchiaio, nelle brioches, sui pancakes… Insomma, è una crema che si presta ad ogni tipo di preparazione e ci permette di sfogare la nostra voglia di dolce. Quindi come la rendiamo light? Ecco, quella che seguirà è la preparazione di una crema pasticcera light agli albumi!

Crema pasticcera light: come si prepara?
Per rendere light la nostra crema pasticcera, dobbiamo innanzitutto ridurre la quantità di zucchero in essa presente. Per questo sarebbe preferibile usare il dolcificante (in questo caso il diete tic), ma va bene anche la Stevia. Potete usare anche lo zucchero di canna, considerando che aumenterà il totale delle kcal.

Al posto dell’uovo intero, abbiamo usato solo l’albume, che sappiamo essere la parte più light e proteica. Non preoccupatevi se la vostra crema sembrerà molto pallida, è normale! Il colore giallo è dato dalla presenza del tuorlo al suo interno. E’ possibile sopperire a ciò tramite il colore del latte usato. In questo caso infatti il latte alla vaniglia dal colore giallino ha dato colore all’intera crema.

Parliamo ora del latte. Non abbiamo ovviamente usato il latte intero, ma consigliamo un latte scremato oppure un qualsiasi latte vegetale, come il latte di soia o il latte di riso. Se usate latti tipo il latte alla nocciola, alla mandorla, al cocco, ecc, considerate che il sapore finale sarà diverso.

Per addensare la nostra crema, abbiamo aggiunto la farina in dose minima. Fate attenzione a sbattere bene il composto in modo tale da sciogliere tutti i grumi. Al posto della farina è ovviamente possibile mettere la maizena (o amido di mais).

Un ultima chicca! Diamo sapore con la scorza d’arancia. Potete sostituire anche questa a vostro piacimento, con la scorza di limone per ottenere la crema pasticcera al limone, o con un baccello di vaniglia.

Infine potete togliere un cucchiaio di farina e sostituirlo con un cucchiaio di cacao amaro per ottenere, indovinate cosa? Crema al cioccolato light!

Continue Reading
 

Riso venere con Totani e Pomodorini

Un’ alternativa al classico risotto ai frutti di mare? Un piatto unico, ricco di colore e di fantasia, al sapore di pesce: eccovi il riso venere con totani e pomodorini!

Riso venere: perché è così speciale?
Il riso venere è una tipologia di riso scuro, detto anche nero. Il suo chicco ha una forma allungata e permette di essere usato in tutte le preparazioni culinarie, dolci e salate. Il riso venere è un riso integrale, per questo ricco di fibre che aiutano il regolare transito intestinale. Per questo motivo viene spesso indicato nei regimi alimentari, light e non, per persone che soffrono di stitichezza.

Studi effettuati sul riso nero hanno evidenziato come questo sia un valido alleato nel controllo del peso. Questo a causa dell’elevato contenuto di fibre che hanno un elevato potere saziante. Si consiglia per questo l’assunzione di riso integrale più che del riso bianco.

Il riso nero è ricco di antiossidanti, che prevengono malattie cardiache ed al fegato. Esso è alleato in particolare della salute del nostro cuore: abbassa infatti i livelli di colesterolo così da evitare l’intasamento delle arterie e dei vasi sanguigni.

Tra gli antiossidanti in esso presenti, quelli antociani sono i responsabili del benessere delle funzioni cerebrali. Lo stress ossidativo al quale siamo sottoposti tutti i giorni, contribuisce al deterioramento della memoria, e gli antiossidanti lo contrastano.

Il potere degli antiossidanti non finisce qui! Essi conferiscono al riso nero delle proprietà anti-cancro, ad oggi necessarie per l’alimentazione quotidiana.

E le infiammazioni? Beh, non so se lo sapevate, ma il riso nero, a differenza del riso integrale classico, ha proprietà antinfiammatorie contenute nella sua crusca.

Riso venere: un riso afrodisiaco
Sapevate che il nome “Venere” è stato attribuito al riso a causa delle sue proprietà afrodisiache? Ebbene si, in ricordo di Venere, la Dea greca dell’Amore.

Continue Reading
 

Sushi Vegano fullyraw

Era da un po’ che mi incuriosiva preparare il sushi a casa, visti i prezzi del sushi da asporto, e per la gioia di provare a farlo io stessa. Ma ahimè non amo tantissimo ne carne ne pesce, per questo ho deciso di elaborare il sushi vegano.

Sushi vegano: ingredienti
Decisi di cercare sul web la preparazione. Le ricette trovate mi hanno lasciato un po’ perplessa, un pò per la preparazione del riso e un po’ perché lo credevo troppo difficile.

Dopo tanta ricerca e studio, ho preso spunto da alcune ricette crudiste dove al posto del riso usavano il cavolfiore. Il cavolfiore?? Ma vi rendete conto?? Il cavolfiore?? Lo adoro!

Ha un apporto calorico di 25 kcal ogni 100gr. Per non parlare di tutte le sue magnifiche proprietà se consumato 2-3 volte a settimana!

Ha un elevato potere saziante, è ricco di vitamina C e controlla i livelli di zucchero nel sangue. Ha proprietà anticancro, antibatteriche, antiinfiammatorie, depurative, rimineralizzante e favorisce la rigenerazione dei tessuti. E’ il Re dell’inverno!

E non poteva mancare al suo fianco una altrettanto ricca Regina! L’alga Nori che ha un contenuto proteico del 25-40%. E’ ricca di iodio, povera di grassi e carboidrati, è nota per le vitamine A, C, PP e per l’acido folico. Essa riduce i livelli di colesterolo nel sangue.

Insomma due ingredienti preziosismi carichi di effetti positivi, se poi affiancati a tutti gli ingredienti della ricetta otteniamo una bomba di salute con pochissime calorie.

Non vi nego che la realizzazione dei rotolini è un po’ faticosa, ma una volta imparato, poi tutto fila liscio!

Per realizzarlo più facilmente, possiamo utilizzare degli strumenti che ci vengono in aiuto. Uno di questi è il Sushi Bazooka, cioè un pistone all’interno del quale inserire il riso. Altri strumenti utili si trovano in questo set completo.

sushi vegano

Continue Reading
 

Krapfen al forno alla marmellata light

Questa ricetta è davvero semplice e una valida alternativa per dei krapfen al forno, o bomboloni, molto leggeri e soffici. I vostri bambini li adoreranno e voi potrete decidere il ripieno giusto per i vostri gusti.

Krapfen al forno, anche conosciuti come “bomboloni”
L’originale krapfen è nato in Austria, come dolce fritto a forma di ciambella. Era fatto di pasta dolce molto lievitata, e veniva farcito con crema pasticcera o marmellata. Tocco finale: una spolverata di zucchero a velo.

Tale dolce era tipico delle feste, in particolare del Carnevale, durante il quale era venduto per le strade.

Successivamente il krapfen venne esportato anche in Italia, dove assunse vari nomi: bombolone in Toscana ed in Romagna, a Roma la bomba alla crema, a Modena il crafen, a Napoli il graffe ripieno di marmellata alle amarene. Insomma, questa golosa frittella ripiena ha conquistato tutto il continente europeo.

La ricetta originaria suggerisce di farcire l’impasto prima della cottura, così che l’aroma del ripieno possa diffondersi in tutto il krapfen.

Krapfen al forno: ecco la versione light
Come sappiamo, il krapfen originale prevede la frittura della pasta, oltre che tanti begli ingredienti piuttosto calorici. Per questo abbiamo voluto proporvi una sua alternativa light: il krapfen al forno.

Oltre alla cottura nel forno, e non fritta, che si evince dal nome, abbiamo modificato la componente grassa. Invece di olii e burri, usiamo lo yogurt greco 0% che sappiamo essere un valido alleato delle nostre ricette light.

Per il ripieno consigliamo una marmellata light, a zero contenuto di zuccheri, meglio se fatta in casa. Se non l’avete mai preparata e siete curiosi, date un occhiata qui!

Se vi avanzano dei krapfen, niente paura! Li potrete conservare in un sacchetto per alimenti chiuso e riscaldarli al microonde prima di consumarli.

Vediamo ora come preparare i nostri amati krapfen al forno!

Continue Reading
 

Pizza fit di albumi

Una ricetta sfiziosa, semplice e veloce, ideale per una cena leggera e ricca di gusto! Un’alternativa alla pizza classica, da gustare in compagnia senza appesantirsi e senza sensi di colpa. Ecco la pizza fit di albumi!

Pizza fit: il segreto
Essere a dieta, o seguire un alimentazione sana, non vuol dire vivere di rinunce. Scegliere gli ingredienti chiave per le nostre preparazioni è il segreto, e noi ve lo vogliamo svelare!

Per ottenere una pizza light, leggera, ma soprattutto low carb, l’ingrediente chiave è l’albume! Ebbene si, gli albumi sono un alimento molto versatile, e per questo si prestano a preparazioni sia dolci che salate. In questo caso la nostra preparazione sarà salata, e per questo necessiterà dell’aggiunta di farina e sale, come nella classica pizza. La differenza? Beh, avrete un impasto mille volte più leggero, di facile digeribilità ed indubbiamente più light! Vi consiglio di acquistare direttamente gli albumi in brick, così da averli già pronti.

Pizza fit: le calorie
Come abbiamo già detto, l’intenzione è quella di ottenere una pizza a basso contenuto di calorie, oltre che di carboidrati. Questo non per demonizzare i carboidrati o le calorie, ma perché la classica pizza sappiam bene essere uno sfizio concedibile ogni tanto per chi deve mantenere determinati regimi nutritivi. Ecco, vogliamo estendere a tutti la possibilità di gustare una pizza (o simile) senza sensi di colpa!

L’impasto della nostra pizza fit è composto da albumi e farina, per un totale di sole 136kcal per pizza!

Ora possiamo sbizzarrirci come vogliamo nel condimento: pomodoro, mozzarella light, verdure, cercando ovviamente di non esagerare.

Se per esempio volessimo fare una pizza ortolana, quindi con salsa di pomodoro e verdure grigliate, avremmo una pizza di sole 150kcal! Ricordiamo che una pizza ortolana si aggira intorno alle 800 kcal circa.

E se volessimo una pizza margherita? Beh aggiungendo della mozzarella light avremmo una pizza di circa 200kcal, contro le 1000kcal di quella comprata!

Quindi? Non vi resta che provarla!!

Continue Reading
 

Pancake al Cacao farciti con yogurt e fragole

Per saziare anche l’occhio quando si è a dieta. Golosi pancake al cacao farciti con delle fragole: semplici e veloci.

Un mix di farine per i nostri Pancake al cacao
Io ho usato un mix di tre farine: farina integrale, farina di avena e farina di cocco (non cocco rapè). E’ possibile modificare le farine usate, avendo l’unica accortezza di dosare l’acqua. Il composto dovrà risultare simile allo yogurt.

La farina integrale è una tipologia di farina ottima per il grande apporto di fibra alimentare che dà al nostro organismo. Essa aumenta il senso di sazietà e facilita il transito intestinale. E’ per questo consigliata in caso di dieta dimagrante e come rimedio per i casi di stitichezza. La farina integrale è inoltre ricca di vitamina E e di vitamine del gruppo B. Oltre ad avere un indice glicemico inferiore, essa contiene sali minerali, carboidrati, proteine e vitamine che favoriscono il nostro metabolismo.

La farina di avena è una delle farine più antiche, meno diffusa rispetto a quella di grano classica, ma dalle proprietà interessanti. Essa è ricavata dalla macinazione del frutto della pianta, in questo caso dall’avena. L’avena è una fonte di carboidrati a lenta digestione, pertanto fornisce al nostro corpo dell’energia a lungo termine, non provocando picchi di insulina. Ha un elevato contenuto di fibre e per questo aiuta la digestione e la riduzione del colesterolo. L’avena ha anche proprietà antinfiammatorie, in grado di inibire il proliferarsi delle cellule tumorali.

La farina di cocco è una farina che si ricava dalla polpa di cocco disidratata e grattugiata. Essa è in assoluto la farina contenente il più elevato numero di fibre.

Pancake al cacao: come farcirli?
Per quanto riguarda il dolcificante, è stato usato il Tic in gocce, ma è possibile usare in alternativa la stevia, lo zucchero di canna, il miele, o dolcificare come meglio vi aggrada.

Per la farcitura, in questo caso sono stati usati yogurt greco 0% e fragole. E’ stata aggiunta una salsina al cacao fatta semplicemente con cacao acqua e dolcificante. Ovviamente i pancake al cacao si possono farcire come più ci piacciono.

Guardate che spettacolo:

Continue Reading
 

Muffin al latte di Nocciole

Profumati e soffici muffin al latte di nocciole adatti sia a colazione che a merenda! Un dolcino light, dalle poche calorie, con il quale togliersi uno sfizio senza sensi di colpa!

Inghilterra o America?
Il muffin è un dolce di forma rotondeggiante, con la parte alta semisferica. Esso è in genere privo di glassa che lo ricopre, o di altre decorazioni, per questo si differenzia dal cupcake. La ricetta del muffin è ampiamente dibattuta: certo è che il dolce dev’essere soffice, leggero, spugnoso. E’ possibile prepararlo nelle sue diverse versioni: alle mele, al cioccolato, ai mirtilli, alla cannella, alla frutta in generale. Ci sono anche le versioni salate, contenenti cetrioli, carote o zucca.

I principali tipi di muffin sono due: inglese ed americano. Entrambe le ricette prevedono l’uso di farina di grano, latte, burro, lievito, zucchero e cuociono il dolce nel forno. Storicamente i muffin sono un alimento tipico delle classi più basse. Questo perchè il fornaio li elaborava utilizzando avanzi di pane e biscotti o frutta. Solo in seguito questo dolce conquistò le classi sociali più elevate, e divenne il dolce tipico dell’ora del tè.

La nostra versione light: muffin al latte di nocciole
Gli ingredienti della ricetta originale dei muffin, hanno ben poco di light. Per questo vi vogliamo proporre una versione molto più leggera! Eccovi i nostri muffin al latte di nocciole!

A questa ricetta, si possono ovviamente fare delle variazioni. Ad esempio, al posto dello yogurt greco, si può sostituire la ricotta oppure un altro tipo di yogurt a scelta.

Anche per le farine, si possono usare quelle che più vi piacciono, l’unica accortezza è quella di dosare di conseguenza il latte. La farina di cocco (da non confondere con il cocco rapè) per esempio assorbe molti liquidi, dunque se la sostituite con altro non andranno piú 300ml di latte, ma ne serviranno di meno.

Continue Reading
 

Chips di Carote speziate al forno

Ogni tanto la voglia di patatine fritte mi assale, ma fin ora ho sempre rinunciato in favore di un cibo più sano. Poi ho visto questa bella ricetta, ed ho deciso di provarle! Chips di carote, un contorno light e veloce da preparare. Addio desiderio di stuzzicare, addio junk food!

Chips di carote: proprietà e valori nutrizionali
Le carote sono un ortaggio altamente utilizzato nella cucina mediterranea. Inizialmente, i popoli turchi, romani e greci la consideravano per le sue qualità mediche e come foraggio per gli animali: con Caterina de Medici alla corte di Spagna finalmente è stato considerato questo ortaggio per le sue caratteristiche. Iniziamo ad elencarne qualcuna..

Le carote sono ricche di minerali, come calcio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, ferro, rame, fluoro e manganese.
Sono un ortaggio ricco di vitamine, come la A, C, D, E, B2 e B6.
Contengono una serie di amminoacidi importanti, tra i quali ricordiamo alanina, arginina, cistina, fenilalanina, luteina, tirosina, triptofano.
Al loro interno troviamo ancora alfacarotene, betacarotene e flavonoidi.
Sono un alimento ricco di fibre, che favoriscono così il transito intestinale.
La presenza di questi elementi rende le carote un cibo chiaramente prezioso. Questi vanno ad agire su organi quali la pelle, sull’apparato cardiocircolatorio e su quello gastrointestinale, sugli occhi e sulle mucose.

Tra le proprietà benefiche della carota ricordiamo la capacità di:

riparare i tessuti,
proteggere dai raggi UV,
idratare la pelle,
combattere i radicali liberi,
purificare fegato e reni,
bloccare la dissenteria,
curare i problemi gastrointestinali,
proteggere il sistema cardiocircolatorio,
prevenire i tumori polmonari,
curare gli eritemi solari.
Le carote sono ipocaloriche, contengono solo 35 kcal per 100gr di prodotto. All’interno di questi, troveremo l’87,7 % di acqua, l’1,1% di carboidrati, lo 0,2 % di grassi, lo 0,9% di proteine, il 4,70 % di zuccheri, l’1,4 % di amido, 1,1 % di ceneri, ed il 2,9 % di fibra alimentare.

Vediamo ora come sfruttare tutte queste proprietà, preparando delle ottime Chips di Carote!

Continue Reading
 

Riso rosso integrale con Zucca e Ricotta

Il riso rosso è una tipologia di riso orientale, chiaramente di colore rosso, dal quale prende il nome, e con un chicco lungo. E’ un cereale la cui primaria coltivazione è avvenuta e tutt’ora avviene in Thailandia e in Indonesia. In Italia possiamo vantare la sua coltivazione anche nella bellissima Pianura Padana. Esso fa parte della famiglia del riso, nella quale ovviamente possiamo trovare altre varietà.

Il riso ha un chicco a forma allungata di colore rosso scuro, generalmente è di tipo integrale. In commercio è facile trovare la dicitura che indica la sua provenienze da coltivazione biologica. Questa varietà di riso richiede tempi di cottura più lunghi rispetto al riso classico ma che ha il vantaggio di contenere più fibre e sali minerali.

Questo riso è una tipologia di cereale contenente una serie di sostanze nutritive. Consumarlo nel tempo porta ad uno stato di benessere e salute.

Proprietà e caratteristiche del riso rosso
Il riso thai è famoso per le sue caratteristiche e per i benefici che apporta. Per prima cosa è un riso ricco di fibre, contiene infatti carboidrati complessi e fibre, al contrario del riso bianco contenente carboidrati semplici. La quantità di carboidrati complessi presenti gli conferisce un potere altamente saziante.

E’ ricco di minerali, come zinco e manganese. Il manganese in particolare è famoso per il suo potere antiossidante, capace di combattere i radicali liberi. Lo zinco invece permette una veloce guarigione delle ferite e fortifica il nostro sistema immunitario.

Tra le vitamine da esso contenute, riteniamo importante evidenziare la presenza di vitamina B6, che aiuta nella produzione di globuli rossi, di cellule del DNA e soprattutto nella produzione di serotonina, che come ben sappiamo ci aiuta ad essere felici!

Tale tipologia di riso contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo “cattivo”, aumentando la percentuale di quello buono. Infine, ma non per importanza, si consiglia il riso rosso fermentato perché il suo complesso antiossidante gli conferisce un potere anti-invecchiamento.

Continue Reading