Le bacche di Goji

Le Bacche di Goji sono i frutti di un arbusto (il Lycium barbarum) appartenente alla Famiglia delle Solanacee, ovvero la stessa delle patate, delle melanzane, dei pomodori, dei peperoncini e dei peperoni.

Si presentano come dei piccoli frutti rossastri, simili a mirtilli o uvetta essiccata, dal sapore molto dolce che ricorda quello appunto delle fragoline di bosco o dei frutti rossi in generale, e vengono molto utilizzate per arricchire preparazioni quali dolci fatti in casa, guarnizioni di gelati o yogurt, oppure insieme ai cereali della prima colazione.

È anche possibile utilizzarle nella preparazione di tisane semplicemente facendo dolcemente sobbollire i frutti in acqua per 5 minuti: ne risulterà un infuso energizzante e depurativo dal sapore naturalmente dolce e che quindi non necessita di essere zuccherato.

Bacche di Goji: valori nutrizionali

Questi piccoli frutti rossi contengono essenzialmente carboidrati, semplici e complessi, ma non mancano piccole quantità di proteine e di grassi ed è discreto anche l’apporto di fibra alimentare.

Tra i grassi si evidenzia la presenza di acidi grassi insaturi, ovvero di quelli “buoni”, ed in particolare si apprezzano buone quantità di acido linoleico e alfa-linolenico, cioè le molecole essenziali in grado di migliorare svariate condizioni metaboliche come il colesterolo ematico, i trigliceridi nel sangue e la pressione arteriosa.

Sempre in merito ai lipidi, troviamo alcuni costituenti che non hanno fini energetici ma che sono comunque utili all’organismo: si tratta dei fitosteroli, che hanno una buona funzione IPOCOLESTEROLEMIZZANTE e dunque preventiva contro le malattie VASCOLARI.

Bacche di Goji: valori nutrizionali

Per quanto riguarda i micronutrienti, 100 grammi di bacche di goji essiccate apportano: (la sigla RDI sta per “Assunzione Dietetica di Riferimento” o “Dose Giornaliera Raccomandata”).

  • Calcio 112 mg (8-10% RDI);
  • Potassio 1134 mg (24% RDI);
  • Ferro 9 mg (100% RDI);
  • Zinco 2 mg (18% RDI);
  • Selenio 50 microgrammi (91% RDI);
  • Riboflavina (vitamina B2) 1,3 mg (100% RDI);
  • Vitamina C (a seconda delle coltivazioni) da 29 a 148 mg (che corrispondono rispettivamente ad un 32 o 163% RDI)

Colazione con porridge e bacche di goji

Sono inoltre ricche di vitamine liposolubili come i TOCOFEROLI, o vitamine del gruppo E, e CAROTENOIDI, o pro-vitamine del gruppo A dalla funzione protettiva per la vista e per l’integrità dei tessuti CUTANEI.  Si tratta quindi di molecole dalla spiccata funzione antiossidante e che rappresentano una delle componenti fitoterapiche più importanti.

L’importante quantità di Vitamina C, o acido ascorbico, vede il loro ruolo come ricostituenti del collagene e come fattori coinvolti nei meccanismi di difesa IMMUNITARIA. Le vitamine del gruppo B, invece, in particolare la riboflavina o vitamina B2, è un costituente enzimatico estremamente importante in molti processi biologici (come la respirazione cellulare) alla base del nostro metabolismo.

Come abbiamo potuto osservare, il discreto contenuto di calcio le rende importanti per le ossa, hanno poi un buon apporto di ferro (determinante per il trasporto dell’ossigeno nel sangue), ottime concentrazioni di potassio (il sale minerale carente negli sportivi) e notevoli quantità di zinco e selenio (due sali ancora dal potere antiossidante).

Bacche di Goji: tutti i benefici

In base a quanto detto fin’ora, le bacche di Goji sembrano dunque possedere due funzioni principali:

Protettiva dalle malattie metaboliche, per la presenza di acidi grassi essenziali, fitosteroli e antiossidanti

Antitumorale e anti-aging, per il contenuto in antiossidanti (vitamina A, la vitamina E, la vitamina C, lo zinco, il selenio e le sostanze fenoliche)

In realtà, le bacche di Goji sono divenute l’alimento NUTRACEUTICO per eccellenza. Questo grazie ad altre molecole ESCLUSIVE, ovvero dei polisaccaridi, o zuccheri complessi, detti BARBARUM POLYSACCHARIDES.

Questi glucidi sono anch’essi coinvolti nei processi antiossidanti e hanno straordinarie proprietà di difesa poiché attivano il sistema immunitario e lo aiutano a riconoscere le cellule malate e distinguerle da quelle sane così che si possa agire selettivamente sull’attacco.

Ecco quindi che, oltre alle due funzioni precedenti, se ne aggiunge una terza, ovvero l’ottimizzazione delle difese immunitarie.

Diverse ricerche dunque suggeriscono che consumare abitualmente bacche di goji possa portare a dei benefici salutari. Esse aiutano infatti l’organismo a mantenersi giovane (gli antiossidanti combattono i radicali liberi che potrebbero danneggiare il DNA). Inoltre permettono di difendersi dalle neoplasie: il sistema immunitario diviene più efficiente nella lotta alla formazione di cellule tumorali.  Difendono anche da altre malattie a carico del sistema cardiocircolatorio abbassando i livelli di colesterolo cattivo.

E’ comunque bene ricordare che i suddetti miglioramenti sono stati dimostrati da studi effettuati in vitro e non direttamente sull’uomo. Vale dunque la regola generale, come per ogni cosa, di prestare bene attenzione.

Possibili effetti collaterali

Proprio per la loro notevole ricchezza e concentrazione di sostanze e principi nutritivi, come già detto, è bene non eccedere mai nel consumo.

Qualsiasi cibo può essere la nostra prima medicina e ha a tutti gli effetti un ruolo metabolico all’interno del nostro organismo. Ecco dunque che possono essere evidenziati alcuni effetti collaterali quali:

  • Interferenza nel metabolismo di alcuni farmaci come anticoagulanti, gli antiipertensivi, gli ipoglicemizzanti e in genere le molecole elaborate a livello epatico.
  • eccessiva riduzione della pressione arteriosa ed eccessiva moderazione della glicemia con malori e svenimenti
  • possibile nausea o vomito, soprattutto per soggetti allergici al polline (una loro assunzione eccessiva potrebbe portare a crisi respiratorie, orticaria e capogiri)

Tali effetti sono imputabili soprattutto alla presenza di elevate quantità di:

  • BETAINA, una molecola coinvolta nella formazione del DNA,
  • SELENIO, un antiossidante il cui eccesso può divenire anche molto nocivo per l’uomo.

Per tali ragioni se ne sconsiglia dunque l’utilizzo eccessivo in gravidanza e allattamento.

Possiamo quindi concludere che se consumate con moderazione non apportano nessun effetto secondario serio ed hanno anzi molti effetti benefici, ma le cose cambiano qualora se ne facesse un uso eccessivo.

Dott.ssa Giorgia Visentini

Biologo Nutrizionista

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