Il miele di tarassaco – Proprietà e Ricetta

TARASSACO, Anche detto Dente di leone

Il tarassaco (Taraxacum officinale, della famiglia delle asteracee), conosciuto anche come “dente di leone” è una pianta erbacea perenne, comune nelle aree erbose di pianura e montagna in tutta l’Italia del Nord, soprattutto nella regione piemontese.

Il termine francese “pissenlit” (pipì a letto) suggerisce le proprietà diuretiche della droga, e in italiano il termine viene spesso utilizzato come sinonimo della pianta.

Le proprietà del Tarassaco

Di tali proprietà sono responsabili i flavonoidi, gli eudesmanolidi ed i sali di potassio. Le foglie, fresche o cotte, hanno proprietà depurative e stimolanti le funzioni epato-biliari; la radice può essere usata come diuretico e, tostata, è stata a lungo usata come un sostituto del caffè; il fiore, infine, a fine fioritura si trasforma nella struttura che comunemente chiamiamo “soffione” e che vale alla pianta un ulteriore appellativo identificativo.

Il Tarassaco è un utile disintossicante per il nostro corpo, in particolare depura il fegato e i reni, ha un’azione coleretica (stimola cioè la produzione di bile da parte del fegato), abbassa il livello di colesterolo LDL nel sangue, facilita l’espulsione dei calcoli, è efficace nei casi di stitichezza e costipazione ostinata e allevia i dolori reumatici; inoltre si è rivelato indicato un alleato ricostituente in caso di astenia e convalescenza.

Assumere regolarmente il succo di tarassaco aiuta a migliorare la salute della pelle, donandole tonicità e migliore aspetto.

Ma quali sono le proprietà del miele di Tarassaco?

Esploriamo adesso il tema più interessante e richiesto: il miele di Tarassaco. Ha le stesse qualità della pianta da cui proviene? Può essere consumato giornalmente?

Innanzitutto, sfatiamo il mito per cui necessariamente una proprietà contenuta nella materia prima all’ origine di un prodotto si ritrovi nel prodotto finito: non sempre è così e il miele di tarassaco non fa eccezione… Basti pensare, infatti, che esso perde quasi tutte le proprietà contenute in foglie, radice e fiori, ma è importante riconoscergli la funzione detox a livello renale.

Per la precocità della fioritura (febbraio-maggio) non si garantisce il vigore dell’alveare che, in questo periodo dell’anno, risulta poco efficiente nella produzione del miele, per questo si aspettano i raccolti successivi del nettare: ciò spiega il contenuto d’acqua elevato (18-20%) che, se non corretto dall’apicoltore, può essere poco compatibile con i tempi di conservazione.

Questo tipo di miele cristallizza rapidamente, formando una massa morbida e cremosa. Il colore è ambrato con riflessi giallastri nel miele liquido, decisamente giallo nella forma cristallizzata. In particolare, è giallo intenso se in purezza, più virato sul color crema o beige o rosato quando in miscela con salice, crocifere, melo o ciliegio. Sia all’olfatto che al palato si rivela intenso e persistente.

C’è una notevole discrepanza tra l’odore e il sapore, che appare più fine.

Il miele di tarassaco si presenta sempre cristallizzato se puro, ma se miscelato in fase di cristallizzazione, può assumere un’irresistibile consistenza cremosa che si mantiene a lungo inalterata. Se lasciato cristallizzare naturalmente può presentare aloni bianchi in superficie e sulle pareti del vaso e lieve presenza di schiuma, che non influiscono sulla qualità del prodotto.

È fondamentale ricordare sempre che il tarassaco, come ogni erba officinale, ha delle controindicazioni ed effetti collaterali, pertanto consigliamo di consultare il proprio medico curante prima dell’ utilizzo interno ed esterno. Infatti, il latte che fuoriesce dal gambo, può essere utile in caso di verruche ma può causare irritazioni e dermatiti e a causa della sua azione colagoga, è da evitare in caso di ostruzione dei dotti biliari e della cistifellea.

Infine, evitare la contemporanea assunzione del tarassaco con FANS, diuretici ed ipoglicemizzanti.

miele

Ricetta miele di Tarassaco

Per chi volesse cimentarsi nella preparazione del miele di tarassaco, riportiamo la ricetta da realizzare in casa.

Ingredienti:

  • 350gr di fiori di tarassaco

  • 3 limoni Bio non trattati

  • 1,5 lt di acqua

  • 1,5 kg di zucchero di canna grezzo

Preparazione:

1. Fai bollire in una grossa pentola l’acqua insieme ai fiori di tarassaco e i limoni fatti a pezzetti. Il tutto deve bollire per 1 ora a fuoco lento.
2. A termine cottura, scola il tutto e filtra per bene l’acqua.
3. Rimetti l’acqua nella pentola, aggiungi lo zucchero e fai bollire a fuoco lento per circa 2ore.
4. Fai raffreddare e sposta il contenuto in un vaso di vetro.
5. Utilizza il tuo miele di tarassaco per tutto quello che ti suggerisce la tua fantasia!
Essendo poco affidabile il conteggio esatto della composizione macro e micronutrizionale del prodotto finito, possiamo considerare il miele di tarassaco simile per composizione apporto calorico alle altre tipologie esistenti in commercio.

Tuttavia, è possibile determinare un particolare apporto di micronutrienti nel miele di tarassaco. In particolare se ne riporta la tabella, che fa però riferimento alla pianta officinale.
Il suo utilizzo è consigliato costante e giornaliero per garantire la detossicazione renale ma, come tutti i prodotti ad altissimo contenuto di zuccheri semplici, se ne consiglia una dose massima di 30g al dì.

 

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